Un volo silenzioso nella notte,
come in quella notte.
Un battito d’ali leggere e misteriose,
una luce improvvisa squarcia le nostre tenebre.

Un canto celeste mai udito
annuncia la gloria e la pace.
Schiere festanti di angeli
ci destano dal sonno delle nostre notti...

Come i pastori ci alziamo dai nostri giacigli
e,increduli, seguiamo quel volo.
I nostri occhi ciechi,
i nostri orecchi chiusi si aprono,
le nostre ginocchia si rinfrancano.
Siamo in cammino in cerca di te.

Da strade diverse
in mezzo alle nostre terre
ecco…
…un ponte…

Unisce le nostre contrade
collega i nostri mondi
i nostri tortuosi sentieri.

Un ponte da percorrere
per ritrovarsi a fare festa,
un ponte per condividere
pane e vino,
gioia e dolore,
fatica e riposo,
canto e preghiera.

Un ponte costruito e sostenuto
dalle piccole braccia del figlio dell’uomo,
aperte ad accogliere,
pronte a stendersi su una croce impietosa,
inchiodate dalle tenebre della storia,
braccia spalancate
ad indicare la via della vita
a noi poveri viandanti,
pellegrini sulle strade del mondo.